venerdì 12 luglio 2013

PERCORSO EPILESSIA / Scuola


  • le crisi
  • la somministrazione dei farmaci in orario scolastico
  • il sostegno educativo a fronte di difficoltà cognitive e/o relazionali
Questi sono i principali problemi che affrontiamo nell'integrazione scolastica.
Nell'amplissimo panorama delle distinte condizioni in cui le epilessie possono manifestarsi ed incidere sul quotidiano di un alunno, della sua famiglia e della sua comunità scolastica la prima cosa da ricercare è lo sviluppo di rapporto di fiducia tra la Famiglia e la Scuola.



L'inserimento scolastico del bambino con epilessia può andare incontro ad alcune difficoltà anche in considerazione dell'età d'esordio della malattia che si manifesta nel 70% dei casi in età prescolare e nel 30% in età scolare.

A volte, quando si tratta di assenze il disturbo può essere segnalato, per la prima volta, dall'insegnante. Vanno considerati inoltre gli aspetti psicologici, comportamentali e di rendimento scolastico in rapporto all'assunzione dei farmaci.

L'integrazione del bambino spesso è complicata dal pregiudizio dell'insegnante dovuto alla scarsa informazione da cui deriva l'ansia del rapportarsi con il bambino e da un rifiuto, più o meno palese, con la conseguente emarginazione del bambino stesso (casi individuali a prescindere dal grado di socializzazione).

Proprio per questo, molti genitori, preferiscono non segnalare il disturbo del loro bambino. In questi casi consigliamo i genitori di sollecitare le Associazione regionali ad organizzare corsi di aggiornamento per gli insegnanti sia a livello provinciale che nelle singole scuole. I corsi devono essere tenuto da epilettologi, pedagogisti ed insegnanti con esperienza in materia.

Dal punto di vista burocratico, premesse le certificazioni da parte dello specialista della diagnosi, terapia e considerazioni particolari sul bambino affetto da epilessia, con deficit associati, l'Amministrazione scolastica prevede un insegnante di sostegno disponibile per un numero di ore in rapporto alla gravità del caso. Per coloro che sono affetti da epilessia senza altre complicazioni non è previsto alcun aiuto, salvo il caso in cui venga accertato che l'assunzione della terapia comporti disturbi della concentrazione, memoria e comprensione.

Ad ogni modo, sia che siano previste delle ore di sostegno per loro come per tutti gli allievi della scuola dell'obbligo, va programmato dai docenti un insegnamento individualizzato con obiettivi realmente raggiungibili da svolgere all'interno della classe o meno, a seconda di quanto concordato del consiglio di classe.

Ricordando che grazie ad AICE si conseguì nel 2002 il primo protocolo provinciale e nel 2005 le Raccomandazioni ministeriali, per quanto riguarda l'assunzione non specialistica dei farmaci a scuola, la posologia e le scadenze dell'assunzione deve essere certificata dallo specialista e consegnata al medico scolastico che autorizzerà per iscritto gli insegnanti a far assumere la terapia al bambino. Per ogni alunno in situazione di handicap opera collegialmente il Gruppo operativo interprofessionale previsto dalla CM n° 258/83, costituito dal Direttore Didattico o Preside, dagli specialisti dell'USL, dagli operatori educativo-assistenziali e/o tecnici dell'Ente Locale.

Il Gruppo si riunisce in date prestabilite almeno tre volte l'anno. Ai sensi dell'art. 6 del DPR 24.02.94, alla stesura ed alla verifica del Profilo dinamico funzionale e del Progetto educativo personalizzato è prevista la partecipazione della famiglia. Per ogni Circolo o Istituto è costituito il Gruppo di lavoro previsto all'art. 15, punto 2, della L. 104/92, con il compito di stimolare e coordinare i progetti e le azioni positive messe in atto da ogni unità scolastica per favorire l'integrazione. Tale gruppo è composto da: Direttore Didattico o Preside che lo presiede, 1 rappresentante dell'USL, 1 rappresentante dell'Ente Locale, 1 rappresentante dei docenti, 1 rappresentante degli studenti (scuole media di II grado), 1 rappresentante dei genitori di alunni con handicap o rappresentante di Associazione da loro indicato e 1 rappresentante dei genitori eletto nel Consiglio di Circolo.

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